Pagina dopo pagina, Fossi filo accompagna il lettore in un viaggio di luci e ombre, dove parole e colori si intrecciano tra loro dando forma all’inesprimibile.
Fili sottili sussurrano al vento atmosfere oniriche e ricordi antichi, che evocano un prezioso contatto con la Madre Terra.
Sono gli occhi, infatti, i veri protagonisti della raccolta, capaci di andare oltre le apparenze, immergendosi sino alle viscere della mera realtà, animati dall’irrefrenabile desiderio di comprendere la vita.
Fede, amore, sogno, gratitudine…dolore.
Numerosi sono i fili che avvolgono con delicatezza il cuore, così da lenire le profonde ferite dell’anima.
“Parole, dove siete?”.
Ecco che l’urlo taciuto si plasma: versi e segni si diffondono vividi su fogli leggeri, narrando l’intima fragilità dell’essere umano che, immobile, attende l’arrivo dell’arcobaleno.
Annalisa Barile